(Century Media) Appaiono meno cinici che in passato i Sick Of It All in questo nuovo album, ma non certamente spenti o fuori dall’autentico registro dell’hardcore. Anzi, ascolto dopo ascolto i SOIA entrano nella testa e “Wake the Sleeping Dragon!” pare di conoscerlo già da un po’. Nati nel 1986 e tra i pilastri della scena hardcore della Grande Mela, i Sik Of It All sono ancora in giro a suonare e infiammare platee nei concerti, pur non andando oltre la propria storia ormai già scritta e consolidata. “Wake the Sleeping Dragon!” ha un senso di esistere in quanto è il sesto per la band nel nuovo millennio, oltre a presentare nei pezzi una forte carica sia emotiva che musicale. Canzoni come “Inner Vision”, la scanzonata “Bull’s Anthem”, ma anche “The Crazy White Boy Shit” e “2+2” e forse “To the Wolves”, rappresentano sia una band che mette del mestiere, cioò dopo decenni è normale, sia una band che infonde la propria personalità. In fin dei conti con poco più di trentatré minuti i Sick Of It All presentano un album essenzialmente hardcore, fatto di una buona dose di allegria e un atteggiamento meno ‘newyorkese’ del solito, ma sempre concretamente hardcore.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10