(Hammerheart Records) Il canadese Daemonskald ritorna con un nuovo album del suo progetto Sig:Ar:Tyr. Il nome deriva dall’autore fantasy Michael Moorcock, il quale descrive una battaglia tra forze metafisiche del Caos e della Legge per mantenere l’equilibrio nell’Universo. IN pratica SIG, AR e TYR sono tre lettere dell’antico alfabeto runico che il musicista canadese ha scelto per identificare le succitate tre forze. Le trame dei pezzi di “Citadel of Stars” sono intarsiate di melodie che esaltano quel senso viking e pagan che è alla base di questo lavoro di Sig:Ar:Tyr. Una sorta di Bathory e Falkenbach dei nostri giorni, con virtuosi assoli di chitarra che per melodie, non per tecnica seppur ammirevole, hanno qualcosa di Malmsteen. L’agilità ritmica e le trame melodiche sono travolgenti, spingono ad aumentare il volume per assaporarle in maniera piena, lasciandosi investire. “Citadel of Stars” è il frutto di schemi black e death metal con ampie atmosfere dai toni epici ma anche oscuri, non senza atti maestosi che lasciano respirare l’aria, i venti di lande antiche, lontane, immense. Un insieme nel quale contribuiscono anche i sintetizzatori. La voce, piuttosto in scream, è un po’ sotto il livello della musica ma non è penalizzata. Quello che valorizza il totale è proprio quella sei corde: degnamente metal, invasata di parti soliste, densa nelle sue scalate melodiche, esempio di velocità quanto di feeling melodico. È doveroso ribadirlo perché al giorno d’oggi la chitarra nel metal sembra vacillare in quella sua tradizionale personalità che l’ha contraddistinta ne tempo. Qualche composizione si sbilancia su minutaggi elevati e infatti i nove pezzi raggiungono circa un’ora di durata, un lasso di tempo non trascurabile: tant’è vero che due composizioni superano i dieci minuti ciascuna e dunque rappresentano un terzo dell’album. Un’ora di un condensato di cose che richiamano a schemi classici del metal incrociato con il pagan, la tradizione, la mitologia, l’heavy metal, le atmosfere e le trame melodiche. L’album è pubblicato sia in doppio vinile che doppio CD, in quanto il secondo supporto ospita il demo acustico e mai pubblicato “The Stranger”. Tra le altre cose è la prima volta che per Sig:Ar:Tyr c’è una pubblicazione in formato vinile. “Citadel of Stars” è dunque davvero speciale.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10