(Ulterium Records) Dopo il positivo ep “Through the Storm” di qualche mese fa, QUI recensito, tornano in pista i white/power metallers Signum Regis: e il loro ‘Quarto capitolo’ li pone certamente al livello delle altre formazioni di ispirazione cristiana, quali i (purtroppo sciolti) Seventh Avenue e i Theocracy. Frizzante e potente, sullo stile dei (pen)ultimi Masterplan, “Lost and found”: le keys danno il tocco in più, che talora porta a movenze vicine all’hard rock. Sono le stesse che troviamo, alla fine della scaletta, in “The Kingdom of Heaven”: il riff è grasso e classicamente heavy, ma l’impianto sonoro è rockettaro, alla ultimi Rainbow. Solare e convincente anche “The Secret of the Sea”, poi si sposta definitivamente verso il power trionfale e positivo “Prophet of Doom”, canzone che fa pensare ai Gamma Ray di “Powerplant”. Addirittura qualche accenno neoclassico per “Quitters never win”, poi “When Freedom falls” è scritta esattamente secondo i canoni del power fine anni ’90, e mi ha ricordato molto da vicino una ottima band dimenticata dai più, i Cryonic Temple. In chiusura i sette minuti di “Bells are tolling”: un inizio lento, d’atmosfera, quindi un crescendo con tonalità abbastanza epiche. Indipendentemente dalle vostre convinzioni (o non convinzioni!) religiose, un disco che piacerà a tutti gli amanti del power più leggero, squillante e positivo.
(René Urkus) Voto: 7,5/10