(Nuclear Blast Tonträger Produktions- und Vertriebs GmbH) Più che un album solista per il genio degli Amorphis, questo (nuovo) debutto ha il sapore di un ‘Esa & Friends’, visto che la sbalorditiva quantità di ospiti, specialmente dietro il microfono, rendono questo album una cosa sublime, suprema, coinvolgente e… maledettamente geniale! L’idea è emersa l’anno scorso, diventando poi immediatamente una realtà, permettendo ad Esa di uscire dai confini della sua band principale per dar spazio a creatività, genio e libertinaggio artistico. Si sente il suo stile? Si! Si sentono gli Amorphis? Certe epoche, certi momenti ma rimane il fatto che “Silver Lake by Esa Holopainen” si rivela fresco, moderno, intenso… un album di metal progressivo poderoso, irresistibile, variegato e deliziosamnte eccitante. Al microfono si avvicendano Jonas Renkse (Katatonia, in ben due brani), Håkan Hemlin (ex Shining), Einar Solberg (Leprous), la recita dell’attore finlandese Vesa-Matti Loiri (ha fatto lo stesso per Ensiferum), Björn “Speed” Strid (Soilwork), la favolosa Anneke Van Giersbergen (Ayreon, Devin Townsend, ex The Gathering)… e non manca nemmeno il compagno d’armi Tomi Joutsen, con il suo doppio stile vocale. Tra i musicisti, oltre alla line up di base che oltre ad Esa comprende Vili Itäpelto (Seraphiel) alle tastiere, Pasi Heikkilä (Hevisaurus) al basso e il batterista Sampo Haapaniemi, fanno capolino, tra gli altri, il batterista degli HIM, Gas Lipstick, e i meravigliosi fiati di Janne Huttunen. Ogni brano risulta identificativo, perfettamente dipinto attorno al vocalist prescelto: ed ecco che “Sentiment” ed “Apprentice” abbracciano la voce di Jonas e lo stile malinconico che questa richiede, mentre “In Her Solitude” con Tomi Joutsen sembra una nuova hit concepita per un album degli Amorphis… per la precisione quelli moderni, visto e considerato che “Alkusointu”, con la recita di Vesa-Matti Loiri, offre quell’atmosfera evidenziata dal sassofono strettamente legata all’epoca di Pasi Koskinen (“Tuonela”, “Am Universum”). Progressiva e catchy “Promising Sun” (con Björn ‘Speed’ Strid), irresistibile la voce di Anneke sulla stupenda “Fading Moon”. Håkan Hemlin inietta un sapore a-là Jørn Lande sulla possente “Storm”, mentre l’ugola divina di Einar Solberg eleva verso dimensioni celestiali l’incantevole “Ray Of Light”. Questo progetto, questo album, toglie le redini che forse hanno sempre imbrigliato Esa. Certo, quando sei la mente di una band di successo in circolazione da oltre trent’anni, sei costretto a rispettare certe regole, anche se bisogna dire che gli Amorphis hanno sempre saputo evolversi con decisione, dentro certi limiti. Ma con questa nuova idea, con Silver Lake, Esa prende le distanze, regala spazi, esalta talenti e rivela a tutti la sua infinita creatività!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10