(Stormspell Records) I simpatici veneti Silverbones giungono al debut dopo un solo demo, pubblicato nel 2014. Se non vi avevano già dato qualche idea il titolo e la copertina, già dall’intro “Cry of Freedom” si capisce che il modello sono i Running Wild (e questo vale non solo per il songwriting, ma perfino per i suoni); direi che i nostri sono fedeli al verbo di Rock’n’Rolf almeno quanto i Blazon Stone, non a caso compagni di etichetta… La titletrack segue in modo scientifico le sonorità di “Port Royal”, ma è meno vibrante “Queen’s Anne Revenge”. “Raiders of the lost Word” è invece un up-tempo di buona fattura, ed è buono anche il lavoro chitarristico di “Wicked Kings”, ma quando il sound è così derivativo nell’ascoltatore resta una strana impressione… che è quella di eseguire costantemente un confronto con il modello, dal quale la band che prende l’ispirazione difficilmente uscirà mai vincitrice. Dato che questi ragazzi non difettano né in tecnica né in verve, speriamo che in futuro sappiano esprimere un heavy/power metal più originale e personale.
(René Urkus) Voto: 6/10