(Masd Records) Non se ne stanno certo con le mani in mano i Sinatras. La prolificità della band vicentina è impressionante, riuscendo a mantenere la qualità del songwriting piuttosto elevata. La prima cosa che risalta di questo nuovo EP è la sterzata stilistica intrapresa dai nostri, che passano dal death and roll che li hanno caratterizzati fino ad ora ad un death metal più tecnico ed oscuro, sacrificando in parte la componente melodica in favore di un sound più violento, groovy e claustrofobico. Una sterzata che potrebbe per un attimo spiazzare i fans della band, ma che personalmente apprezzo molto, essendo questo stile più vicino ai miei gusti. Il concept che sta dietro a questo lavoro, ben si adatta alle nuove sonorità: l’eterna lotta tra il bene ed il male, rappresentato da un dio buono ed un dio malvagio, entrambi in grado di influenzare l’uomo, figura centrale della storia. Un argomento non certo nuovo, ma sempre affascinante se affrontato con intelligenza. Non tutto in questo EP è perfetto, segnalandosi come un lavoro di transizione tra il nuovo percorso intrapreso e lo stile precedente. Ma la strada, secondo me è quella giusta.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10