(Autoproduzione) Debutto discografico per Sinatras, progetto ad opera di Emanuele Zilio, chitarrista degli hardcorers Strange Corner. Pur essendo ancora ben presenti le sonorità hardcore (l’influenza degli Hatebreed è ben presente), i Sinatras spostano il tiro a favore di un death’n’roll, sulla scia di bands come Entombed (post “Wolverine Blues”), Carcass (“Swan Song” era); ne risultano sei brani aggressivi, compatti, ma diretti e ben assimilabili allo stesso tempo. Il livello tecnico è piuttosto elevato, grazie anche alla presenza di musicisti di estrazione prog metal e prog death metal. La voce spazia dal growling a parti più pulite e melodiche, queste ultime leggermente penalizzate da una pronuncia dell’Inglese da migliorare. Mi ha particolarmente colpito il brano “W. A. F. S.”, caratterizzato da un riffing di stampo thrash, inframmezzato da buoni cambi di tempo e soluzioni piuttosto originali. Molto interessante anche “Frank Is Back”, in cui si alternano assalti furiosi a intermezzi stoppati, mentre nel ritornello fa capolino una vena melodica molto moderna, quasi metalcore. Nonostante la varietà stilistica, le canzoni sono compatte e senza sfilacciature, grazie all’esperienza dei musicisti, capaci di convogliare le varie influenze in un sound personale e ben amalgamato, donando nuova linfa ad un genere ultimamente un po’ stantio come il death’n’roll.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10