(AFM Records) Beh, che dire? I Sinbreed, una sorta di succursale dei Blind Guardian (dato che ci suonano sia Marcus Siepen che Frederik Ehmke) macinano che è un piacere! Tuttavia non pensate al sound dei bardi (o almeno non soltanto a loro…), dato che questa band è più votata a un power/speed veloce e frastornante… grazie anche alla prestazione al vetriolo di Herbie Langhans, ex-Seventh Avenue (chi si ricorda il bellissimo “Terium”?), abbiamo dieci brani no compromise che conquistano da subito. L’opener “Bleed” mi ha riportato proprio alle atmosfere dei Seventh Avenue, una delle band power (o meglio christian power metal) più sottovalutate che io conosca, purtroppo discioltasi un paio d’anni fa; la titletrack ha invece più un’aura Guardian (direi che il disco di riferimento è “Tales from the Twilight World”). Torrenziale “Reborn”, pezzo che non lascia un attimo di tregua nella sua genuina carica speed; echi degli Iron Savior risuonano invece in “Standing tall”. Con “Black Death” direi che i Sinbreed si spingono ancora oltre, ai confini con il thrash; in chiusura, i nostri calano l’asso con “Broken Wings”, sette minuti potenti e con un afflato epico. Un disco che sarà adorato da chi si nutre di metallo tedesco, roccioso e indomabile.
(Renato de Filippis) Voto: 8/10