(Nuclear Blast) Imponente ritorno. Una corrente di ispirazione che risveglia una band che forse era arrivata ai suoi limiti. Un’imponente iniezione di nuove idee, di fantasia, di freschezza sonora danno origine a questo monumentale sesto capitolo per il progetto del norvegese Morten Veland. Le origini gothic non vengono rinnegate, ma questo disco mostra una chiara svolta verso un genere più epico e sinfonico. Maestose impostazioni orchestrali, melodie trionfanti, circondano l’immancabile voce sensuale ed angelica di Ailyn la quale affiancata dal growl devastante di Morten riesce sempre a creare quelle atmosfere meravigliose che hanno reso famosa questa band agli esordi. Sono veramente vaste le influenze percepibili in queste undici tracce: c’è una corrente di black sinfonico, specialmente nella stupenda “Seven Widows Weep”. C’è elettronica ed una epicità progressiva su “Profound Scars”. Immensa, profonda, introspettiva “Stille Kom Døden“, capace di alternare momenti oscuri ad improvvise escursioni melodiche. La lingua madre di Ailyn (spagnolo) usata con inquietante maestria sulla stupenda “Ditt Endelikt”, mentre grande impostazione epica su “Cold Caress” la quale si evolve verso la successiva “Darkling”, un pezzo meraviglioso che chiaramente rappresenta un esempio di symphonic epic metal, nel quale convergono influenze provenienti dal death metal, dal black, dal prog ma anche da bands come i Therion, specialmente per l’imponente coro. E’ infatti notevole l’intenso lavoro corale presente in tutto il disco, una componente che sempre riesce ad ampliare lo spettro delle emozioni sonore che la complessa composizione trasmette con piacevole efficacia. Un album dove il vasto uso di orchestrazioni non nasconde mai una chitarra veramente potente e tagliente, una chitarra che mantiene la componente heavy molto solida, definita. Senza alcun dubbio album che denota la vasta esperienza di Morten, un album che riscrive la storia dei Sirenia, riuscendo ad essere innovativo, rivoluzionario, ma comunque ben legato alla tradizione del sound di questa band. E’ decisamente l’album del risveglio, di una nuova giovinezza. Del ritorno. Un ritorno in grandissimo stile.
(Luca Zakk) Voto: 8/10