(Eleven Seven Music) Terzo capitolo per questa band nata quasi spontaneamente per mettere in musica il fantastico “The Heroin Diaries” (2007) ovvero il (primo) libro del bassista dei Motley Crue, Nikki Sixx. Sixx A.M. comprende anche James Michael (voce) e DJ Ashba (Chitarrista anche degli attuali Guns’N’Roses) e con questa release continua la sua strada con un rock molto emozionale, molto introspettivo ma palesemente studiato a tavolino. Questo non danneggia la qualità, anzi, ma sono lontani i tempi di Nikki Sixx poeta dannato e songwriter geniale… ora è l’epoca di James Michael il quale, oltre ad essere un produttore di successo, qui da libero sfogo al suo song writing, spingendo al massimo l’immagine della vera rock star della band, Nikki Sixx appunto. “Modern Vintage” è un disco immediato, ma tuttavia ricco di dettagli, di aspetti artistici e compositivi non certamente banali, molto curati, molto intensi. Siamo lontani dalla resa immensa di “The Heroin Diaries Soundtrack”, ed è stata parzialmente persa la potenza hard rock del precedente “This Is Gonna Hurt”, questo per un orientamento su un rock con importanti connotati alternative. Si tratta comunque di un album coinvolgente, molto ben suonato (specie tastiere e chitarra… quest’ultima curata da un musicista non certamente trascurabile). Teniamo presente una cosa: i Sixx A.M. sono sostanzialmente i Motley Crue attuali, se consideriamo che l’ultimo lavoro della band di Los Angeles (“Saints of Los Angeles”, del 2008) è stato interamente scritto da questo trio (tranne qualche pezzo dove partecipò pure Mick Mars o Tommy Lee) con l’aggiunta del professionale songwriter Marti Frederiksen (che ha scritto canzoni anche per Ozzy, Aerosmith, Def Leppard, Scorpions e molti altri. Tanto per non dimenticare il lato commerciale di queste release). Siamo quindi lontani dall’essenza artistica del rocker/songwriter che porta sul palco le sue parole, la sua musica. “Modern Vintage” è composto da undici tracce, che integrano varie ispirazioni, dando origine ad un album non certamente omogeneo, ma con una logica ed una evoluzione perfetta… fedele al titolo stesso. La opener “Stars” è bella: cantata in maniera perfetta, ha un riff coinvolgente ed è una di quelle canzoni definibili “instant hit”. Ha un lavoro di produzione immenso, orchestrazione deliziosa e vanta una certa potenza, evidenziata dall’ottimo assolo. “Gotta Get It Right” è poco hard rock e troppo rock. E’ bella, ha una struttura non semplice, ma certamente non metal… anche se ci sono marcati richiami a quel sound tipico del primo album. Il sound originale che ha reso famosa la band si sente molto bene su “Relief”: dinamica, groove irresistibile, riffing e melodie geniali, ancora una volta un cantato sensuale e provocante, sembra quasi un pezzo scritto per “The Heroin Diaries Soundtrack”… è il sound che personalmente mi aspetto dai Sixx A.M. Pure “Get Ya Some” regala queste originali emozioni, diffuse un un pezzo sostanzialmente lento, pieno di feeling, con ampi spazi dedicate alle ottime doti vocali di James. “Let’s Go” è finalmente un pezzo di dannatissimo hard rock, non quello diretto e semplice, piuttosto quello complesso, con visioni progressive; Un pezzo di quelli che vuoi sempre sentire dal vivo. Struggente il pianoforte ed il singing passionale in apertura di “Drive”, una canzone quasi epica, ricca di passione e melodia. “Give Me A Love” è ricca di contenuto ma cade sul commerciale, mentre “Hyperventilate” è un’altra divagazione della band, anche se il main riff è basato su una impostazione ricca di potenza ed aggressività. Ma è “High On The Music” la canzone grandiosa di questo album: ancora una volta torna il feeling delle origini ed il pezzo si evolve con energia, una struttura complessa ma efficace ed un singing ottimo supportato da cori molto ben definiti. “Miracle” è piacevole, offre un feeling di altre epoche… quasi 70s (Modern Vintage?) e risulta accattivante, attraente. La conclusiva “Before It’s Over”, nonostante ammiri la creatività e la fantasia, sembra proprio una filler aggiunta all’ultimo momento: lontana dal rock, lontana dal metal, quasi una canzonetta da commercial televisivo. Non mi reputo deluso, ma sono del parere che questi tre artisti possano creare qualcosa di più vero e meno commerciale, se solo lo volessero. Certo, fanno musica per vivere, ma bisognerebbe mettere molto ben in chiaro il settore commerciale di competenza. Questo album attira -ovviamente- chi ascolta metal considerate alcune tracce e -soprattutto- i personaggi coinvolti. Ma mi sento di dire che se James Michael (geniale, ma legato al metal solo in senso professionale) avesse fatto questo album con altre due star del rock o del pop, probabilmente il pubblico metal non si sarebbe nemmeno accordo della release. E’ palese che l’obiettivo commerciale è stato centrato e probabilmente questo disco venderà molto bene. Bisogna capire se il CD (o MP3) sarà conservato sulle mensole (o nella playlist) vicino a Motley Crue, Ratt, Def Leppard, Winger, Skid Row ed altri grandi act hard rock, oppure tra produzioni di artisti famosi ma certamente molto più generici dal punto di vista del pubblico di destinazione.
(Luca Zakk) Voto: 6,5/10