(FDA Rekotz) Sono nuovi nel circuito del death metal americano questi californiani, ma di loro si è già detto (https://www.metalhead.it/?p=7881) per via del demo “Desolate Isolation”. “Beyond the Flesh” è un album allocabile nella nuova ondata di death metal made in USA, il quale sta riproponendo dei modelli non propri (in particolare quello svedese, di Stoccolma) oppure di ripresentare il proprio patrimonio death metal, prendendo da alcune band specifiche. Gli Skeletal Remains hanno l’aspetto, predominante, di bravi e disciplinati esecutori delle idee di Schuldiner, mettendoci però dentro anche cose dei Malevolent Creation e di altre vecchie cose di scuola Florida. I pezzi sono fluidi, gli strumenti vengono messi tutti sullo stesso piano dalla produzione e cosi sono in grado di essere affiancati senza che essi si pestino i piedi. Il risultato è quello di avere dei brani ben eseguiti e prodotti, ma essenzialmente manchevoli di qualcosa di veramente eclatante. “Beyond the Flesh” è ben suonato, ha i suoi momenti coinvolgenti (“Carrion Death”, “Reconstructive Surgery”, “Extirpated Vitality”) ma soffre del peso dei rimandi e questo potrebbe non essere percepito da chi non ha una panoramica completa del pantheon death metal, mentre chi ne avesse consapevolezza potrebbe trovare esaurito il discorso a metà album. Evitando però i ragionamenti da puristi, il debut degli Skeletal Remains non ha sofferenze nell’esecuzione e la produzione, come già indicato, aiuta molto l’attitudine esecutiva di questi quattro musicisti. Resta però da chiarire quale possa essere il motivo per il quale pezzi come “Traumatic Existence” e “Homicidal Pulchritude” vengono sfumati in modo inadeguato o quasi tagliati di netto, “Desoleted Isolation”, e di conseguenza assurdamente rovinati. Ecco, l’essenza underground in fin dei conti è percepibile negli Skeletal Remains. La band è giovane ma educata al death metal fin dentro ogni loro cromosoma e questo ne fa di loro un’altra promettente realtà la quale dovrà poi decidere se rimanere nel filone del revival o superarlo.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10