(Scarlet Records) “Never Say Die” mi aveva letteralmente entusiasmato, ed era una vetta difficile da bissare: “Nemesis” non riesce ad eguagliarlo ma sia chiaro, si mantiene comunque a un livello veramente alto di… nerd metal! Gli Skeletoon possono certamente, dopo quattro dischi, essere considerati fra i migliori esponenti del power metal di questi anni. Dopo la breve intro, “Brighter than 1000 Suns” parte a mille su toni squillanti, fra i Dragonforce fantascientifici di “Ultra Beatdown”, i Power Quest dei tempi d’oro e, perché no, i Trick or Treat, che considero una istituzione in questo (sotto)genere. Da Helloween dei bei tempi “Will You Save Us All?”, con l’ospite Alessandro Conti che svetta sul refrain come Kiske; ballatona alla Gamma Ray di “To the Metal” (ho pensato a “No Need to Cry”) per “Cold is the Night”. Il verbo degli Heavenly risuona nella squillante “Wake Up the Fire”, mentre il brano in italiano “Il Tramonto delle Ere”, più che ai Rhapsody of Fire che sarebbero il ‘naturale’ referente, ricorda invece le atmosfere del Turilli solista. Irresistibile il ritornello della suite “Arcana Opera”, che ospita nientemeno che Simone Mularoni, Giacomo Voli e Roberto De Micheli, ma abbiamo ancora tempo per l’ironica “The NerdMetal Superheroes”, che fa sognare con le sue atmosfere alla Edguy dei tempi d’oro. E per chiudere, una bella cover di “Carry on” che omaggia gli Angra e il prematuramente scomparso Andre Matos. Un disco divertente, caciarone e citazionista, per la gioia dei power metal nerds lì fuori!

(René Urkus) Voto: 7,5/10