(code666) Settimo peccato. Settimo sigillo. Settimo album per i belgi Slow (il moniker in realtà è ‘Silence Lives Out / Over Whirlpool)’… un album profondo, pesante, lento, drammaticamente lacerante. L’iperattivo Déhà (all’anagrafe Olmo Lipani, impegnato in una miriade di altri progetti in ambito metal) è qui affiancato da Lore, la quale dipinge i concetti di questo atmospheric funeral doom lontano da ogni ipotesi di luce, di aria respirabile, di salvezza. Progressioni lente, lentissime… tempi dilatati, il tutto dentro una odissea epica, un costante senso di trionfo della decadenza più irreversibile, più poetica… più mortale. La voce di Déhà e i ritmi pesanti sono un oscuro presagio in costante contrasto con la bellezza gotica delle melodie, sempre sognanti, atmosferiche fino ai confini dell’ambient. Un ascolto intimo, introspettivo, dentro il quale abbandonarsi completamente per poter apprezzare ogni singolo minimale ma intenso dettaglio. Un progetto che ci ha viziati con sette album (nove se contiamo tutte le varie riedizioni/remaster di “IV – Mythologiæ”) e che sicuramente non tarderà nell’alimentare i nostri terrori notturni con il prevedibile secondo capitolo di “Abîmes”… di questi oscuri ‘Abissi’.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10