(Fighter Records) Latori di un heavy metal rock che sa di Spagna lontano un miglio, gli Slowburn confezionano un debut onesto, che non vuole cambiare il mondo: brani diretti sempre sospesi fra i due generi di riferimento, scaletta compatta, muscoli e sudore. “Still in the Fight” è una buona opener, grintosa e arrembante; elementi di thrash in “Metallist”, poi il disco imbocca un godibile sentiero hard’n’heavy che porta prima alla titletrack e poi alla dinamica e morbida “Head in a Box”. Maggiormente articolata, addirittura con dei momenti doomish, “Victims of Ambition”; con la conclusiva, cromata “Vigilantes”, i nostri tentano l’incursione nell’hard rock quasi puro (aiuta il cantato spagnolo). La Fighter Records continua la propria meritoria (o pervicace?) crociata a favore del metallo iberico, scovando un’altra formazione rispettabile e dal sound graffiante.
(René Urkus) Voto: 7/10