(Invictus Prod.) Suoni un po’ piatti, nonostante delle distorsioni che sanno di metallo. Batteria leggermente sotto ai livelli degli altri strumenti, mentre tutto il resto è un assalto portato avanti con le armi dei Venom, Morbid Angel, Slayer, Bathory, Sodom, Kreator e via dicendo, ma senza banalizzare o votarsi a copie infruttuose. Gli americani Slutvomit suonano con impeto un qualcosa che sembra al centro dell’area di contatto tra thrash e death e forse in minima parte del black metal. “Harbringer of Doom” ha un’epica marziale coinvolgente, mentre il resto delle canzoni sono assalti sfrontati, violenti e selvaggi, nonostante abbiano diversi momenti melodici altisonanti, solenni e infernali. Sostanzialmente questo album ha una pulizia rilevante, nonostante il genere crudo e old style che gli Slutvomit producono con quell’atteggiamento da “croce rovesciata”. “Swarming Darkness” è maledettamente heavy, semplice e diretto, privo di eccessi, giocato su ritmi battenti e veloci e con riff che mettono in fila con chiarezza ogni sequenza. Il tipico album che non rivoluziona nulla, ma viene suonato con criterio e da chi l’old style lo sente proprio.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10