(Steamhammer / SPV) Nel 1982 un tizio minaccioso si rinchiuse in un cesso di stanzino nella decadente zona industriale fuori Essen con altri due tizi altrettanto poco raccomandabili ed iniziò a fare un gran casino. Quel gran casino venne chiamato “Witching Metal”, tanto per mettere da subito le cose in chiaro: metallo stregato… insomma roba pesante come il metallo e roba oscura, diabolica, connessa con qualsivoglia blasfemia lontana dalla salvezza divina. A quel giorno fecero seguito altri 41 anni di storia, una storia che si sta ancora scrivendo, ben 17 album in studio, senza contare i live, gli EP, le compilation, l’infinito numero di concerti in tutto il mondo, una line up in continua evoluzione con l’unica costante rappresentata dal sopra citato tizio minaccioso… il grande Tom Angelripper. In questi 41 anni, poi, oltre alla musica, ai dischi, a tutto quello che ruota attorno all’attività di una band, è nato il mito, la leggenda. Un oracolo del metal estremo… tanto che dopo tutti questi decenni si può affermare che i Sodom stanno allo status di leggenda del metal estremo tanto quanto i Motörhead (sempre tributati dai Sodom) stanno allo status di leggenda del metal, del rock in generale. Questo EP, questo “1982”, altro non fa che riportare noi indietro di otto lustri, e la stessa band alle origini… a quello che era, a quello che è stato… perché nessuno può arrivare da qualche parte, a qualsivoglia traguardo, senza partire da un punto ben preciso, sia esso nello spazio, nel tempo o nelle azioni. In quegli anni i Sodom erano contro tutto e tutti, incarnavano alla perfezione la ribellione dell’heavy metal, della gioventù, del dito medio costantemente esibito, di giubbotti neri e capelli lunghi ed arruffati in un mondo colorato e fresco di parrucchiere. Ecco quindi un remix della title track, uscita l’anno scorso come singolo e nella compilation “40 Years at War” (recensione qui), ed altri quattro letali brani dei vecchi tempi nuovamente registrati dalla lune up attuale… pur mantenendo quella ruvidità e quella violenza sudicia dei primissimi giorni: “Witching Metal” e “Victims Of Death” dai primi demo, “Let’s Fight in the Darkness of Hell” e “Equinox” dal leggendario primo album della band, “Obsessed by Cruelty” del 1986. Un ritorno al passato della band e dei loro fans storici, un tributo alla storia, alla loro storia, alla nostra storia. Oggi probabilmente avete un lavoro, un’auto, una casa, dei figli, dei debiti, degli investimenti, il tempo vola, gli anni si susseguono impetuosi: vi ricordate quel senso di ribellione di quando eravate dei giovani metallari pronti a mandare a fare in culo il mondo intero? Vi ricordate quel sentirsi un po’ emarginati, un po’ appartenenti ad una cerchia elitaria? Vi ricordate quanto eravamo noi contro tutti? I Sodom non hanno scordato nulla di quell’epoca e nel per caso qualcuno di voi non ricordi bene quelle sensazioni uniche ed irripetibili, ecco un penetrante, rumoroso, esplosivo promemoria da parte di Zio Tom e compagni!
(Luca Zakk) Voto: 10/10