(Silver Lining Music) Continua il percorso artistico ed emozionale degli Soen, ormai giunti al quarto album. La band di Martin Lopez (ex Opeth ed Amon Amarth) ormai non conosce confini stilistici e regala intense emozioni musicali, melodiche e sentimentali. Ci si può dilungare all’infinito nulla descrizione di “Lotus”, ma sono proprio le emozioni che contano, che emergono, che dominano e che donano vita all’intera opera. L’intensità drammatica di “Opponent” non solo conferma il superbo lavoro alla batteria di Martin e la voce malinconica di Joel Ekelöf, ma offre la performance della nuovo chitarrista canadese Cody Ford, affiancato da un bassista -Stefan Stenberg- capace di materializzare dimensioni oniriche con sfacciata facilità. Intensità melodica sconvolta da riffing aggressivo con “Lascivious”. Pura ipnosi con la title track, aggressività con “Covenant”, delicata nostalgia con “River”. Personalmente ci sento, forse per certe remote comuni basi stilistiche, ciò che provai oltre tre lustri fa con “Viva Emptiness” dei Katatonia. Nove tracce intense, moderne ma suggestive, richiami non solo ai Katatonia, ma anche ai Pink Floyd (la title track ne è la prova)…quasi un’ora irresistibile, avvolgente, magnetica. Un album che con drammatica poesia esalta la vita, la presa di coscienza della stessa, la forza necessaria per andare avanti, l’impulso di cambiare, di rendere questo limitato tempo, che chiamiamo esistenza, assolutamente unico, totalmente brillante… un tempo limitato che vale la pena vivere dal primo all’ultimo irreversibile secondo.
(Luca Zakk) Voto: 9/10