(Chaos Records) Messicani ma da anni trasferiti a Seattle, i Sol Negro sono una vera band underground: il loro terzo disco è uscito prima soltanto in cassetta, e soltanto adesso c’è una riedizione in cd e vinile. Musicalmente i nostri ci propongono una sorta di incrocio fra i Venom, i Trouble e i Witchfinder General, con una marcata propensione per l’estremo piuttosto che per il classico doom metal settantiano. “No Fear to die” è arcaica, opprimente e magica (racconta di un sacrificio umano agli antichi dei del Centro America): otto minuti di black/doom con accenni di death che sembrano venire dai demo di fine anni ’80 (e anche la produzione molto fumosa stavolta è funzionale alla musica e non costituisce un handicap). “9th Conjuration” è raw black quasi puro, mentre l’unico ‘vero’ pezzo doom è la lenta e decadente “The Passage without Light”, con sconfinamenti nell’horror metal. L’ultimo pezzo “Where flies the Raven” andrebbe bene per commentare musicalmente un racconto di Poe (cui in effetti il brano è dedicato). La tracklist include anche una cover dei Paradise Lost, “Dead Emotions”. Un disco niente male per chi cerca soprattutto il lato oscuro del metal.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10