(Cult Of Parthenope) Sempre più pomposi e struggenti nelle loro ampie melodie i Sol Sistere. Due anni dopo “Extinguished Cold Light” questo nuovo album, il terzo in carriera, si ancora maggiormente al black metal di stampo statunitense e particolarmente al filone ‘cascadian’ nelle linee melodiche o almeno nelle loro forme. L’insieme, la struttura, il timbro dei pezzi invece sembra ancora prendere, assorbire, dai primi Emperor. I Sol Sistere sono dunque totalmente votati al black metal dalle grandi atmosfere, quello dalle linee melodiche di ampie proporzioni. I sussulti ritmici sono costanti e sostengono molto bene nell’inseme i pezzi e di conseguenza il trillare emozionale e ricco di pathos da parte delle chitarre. La band non aggiunge molto alla propria sostanza di stile con “Sol Sistere”, pur continuando a concretizzarla in maniera apprezzabile. “Sol Sistere” arriva a un’ora e con pezzi ampiamente lunghi, sono otto in totale, spesso somiglianti nelle strutture. Questa ampia dilatazione nelle durate un po’ pesa nella resa finale, al contempo celebra le atmosfere quanto le loro proprozioni melodiche. Una buona band ma un diverso approccio nel creare le strutture e arrangiamenti, dunque evolvendoli, variandoli, porterebbe la band a fare un grosso passo in avanti.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10