(Purity Through Fire) Solus Grief è un Progetto black metal norvegese e lo si percepisce già dalle prime note di “What If This Was Everything”. Secondo album per Peregrinus, multistrumentista impegnato anche con Kvad e altri progetti, in più è anche autore del missaggio e masterizzazione dell’album. Total one man band che esprime il black metal nella sua forma arcaica e non senza derivazioni della seconda ondata. Effettivamente vi sono quattro pezzi principalmente truci, crudi, raw, dunque spartani e d’impatto e soprattutto avvolti dal gelo delle distorsioni delle chitarre. In tre quarti di ora però Solus Grief diventa anche un esempio di situazioni costruite che escono dall’ordinario standard, come la coda finale di “Within the Fires”. In quattro lunghe composizioni emergono più aspetti e tensioni narrative e con chitarre impegnate in melodie sviluppate con la tecnica del tremolo oppure attraverso qualche accordo aperto e di potere per dare un colpo di agilità al riffing. Ad ogni modo c’è sempre un tendere alle melodie e nelle quali partecipano anche spunti del basso. Per quanto il sound sia graniticamente ruvido, ogni strumento è ben equilibrato nella gamma dei suoni. Qualcosa del primo Burzum, i Gorgoroth ma anche pochi passaggi di stampo doom e quasi tendenti al death metal, sono l’insieme di stile di questo musicista che appare un invasato e posseduto dalla Fiamma Nera.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10