(Metal Blade Records) I Sorcerer hanno una storia atipica, in quanto si formano verso la fine degli anni ’80 a Stoccolma e incidono due demo ma l’attività cessa nei primi anni ’90. Si riformano nel 2010 con solo due elementi della formazione originaria e tra l’altro con uno dei due che fu il primo ad abbandonare la nave per raggiungere i Tiamat, Johnny Hagel. L’altro è il cantante Anders Engberg. Da sempre un baluardo dell’heavy-doom metal dai gloriosi toni epici con “Reign of the Reaper” la band conferma sé stessa, ovvero i riff possenti e ben modellati, granitici e dalle sequenze epiche oppure lenti ma dai toni oscuri e possenti, sono espressamente l’identità della band. “Reign of the Reaper” è il quarto album degli svedesi che pur non avendo pubblicato tanto durante la propria carriera, li rende unici e attrattivi per questa parsimonia creativa, quanto lo è poi la loro abilità. In un certo senso “Reign of the Reaper” è ben limato, il doom non è mai del tutto tale e lo stesso per l’epic/heavy metal, la band riesce a creare l’equilibrio perfetto e con sonorità e non da meno con esecuzioni, sia per il riffing, i solo o le parti ritmiche, con un carattere un po’ retrò. La band appare cristallizzata ai primi anni ’90 e la cosa va piuttosto bene, è un elemento distintivo. In più i 54 anni di Anders Engberg non si sentono affatto e la sua vocalità è perfetta, possente, melodica e tale da potere essere ospite anche in una composizione di Yngwie Malmsteen. Le sonorità sono sempre vivaci, non si pensi a un doom sepolcrale o depresso, mesto, c’è sempre quell’impatto epic metal che smussa gli angoli e favorisce i toni maestosi della band.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10