(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Rieccoli i francesi Sordide, con il loro black identificativo, poco chiaro, violento ma etereo, devastante ma personale ed introspettivo, un ottimo seguito al precedente “Les Idées Blanches” (recensione qui). C’è molto caos nella musica di questo terzetto: la violenza è sempre inaudita, l’intenzionale frastuono copre con veemenza le linee vocali, dando vita ad un’atmosfera opprimente, instabile, insalubre, lacerante, devastante. Tra i brani, cinica “Des Feux Plus Forts”, ricercata “Le Cambouis Et Le Carmin”; decisamente poderosa e pulsante “Banlieues Rouges”, efferata “La Poésie Du Caniveau”, imprevedibile “La Beauté Du Désastre”, provocante la conclusiva “Tout Est À La Mort”. Un disco abrasivo, un assalto frontale esplosivo, musica tanto complessa e raffinata quanto rumorosa e priva di rispetto. Otre cinquanta minuti di black metal deviato, infestato da altri generi, elevato a nuovo culto, celato con gelosia nelle profondità più sulfuree degli inferi.

(Luca Zakk) Voto: 8/10