(Mighty Music) Nonostante il danese Søren Andersen non sia un artista di fama come altri virtuosi quali Malmsteen, Satriani o Vai, è indubbio che il come suoni la sei corde sia attraente, provocante, poderosamente poetico… tanto che la sua chitarra è stata -o lo è ancora- al servizio di gente come Glenn Hughes, Joe Lynn Turner, Marco Mendoza Band e pure quella culla di talenti meglio nota come The Dead Daisies; questo ovviamente oltre alle collaborazioni con Dave Mustaine (Megadeth), Eric Martin e Billy Sheehan (MR. Big), Jesper Binzer (D:A:D), senza contare che vanta apparizioni con Red Hot Chili Peppers, Joe Bonamassa, Myles Kennedy; poi milita negli Electric Guitars, suona con Mike Tramp… ma a quanto è sempre riuscito a ritagliarsi del tempo per concedersi qualcosa come solista, visto che ha già due dischi in curriculum, “Constant Replay” del 2011 e “Guilty Pleasures” del 2019. Questo “Live In The Homeland” altro non è che una sua esibizione, un concerto tenutosi il 28 maggio 2021 in Danimarca, nella sua Fredericia, durante il tour per “Guilty Pleasures”, un evento suonato con maestria davanti ad una hall (Eksercerhuset) strapiena, un evento di puro virtuosismo strumentale: nessun vocalist, solo una chitarra immensa, con immancabili assoli anche di batteria e basso, strumenti suonati da rispettivamente da Allan Tschicaja dei Pretty Maids e Michael Gersdorff (SuperFuzz, Zeroes & Ones). Un’ora e dieci di energia, di musica ai massimi livelli, di pura passione, di pura devozione. Un album coinvolgente, travolgente, trainante. Per chi esige musica di massima qualità, per chi cerca perfezione e performance incedibili, “Live In The Homeland” pone fine a tale ricerca, donando un immenso piacere.

(Luca Zakk) Voto: 9/10