(Autoproduzione) Debutto sulla lunga distanza per gli Statunitensi Sorxe, band nata nel 2012 con all’attivo un EP dal titolo “Realms”, uscito nel 2013. Le sonorità in cui si muove questo quartetto proveniente da Phoenix, spaziano tra il post metal e lo sludge/doom, con forti richiami ad acts quali Neurosis, Ufomammut e Yob, senza dimenticare i Melvins, dai quali ereditano le atmosfere che hanno ispirato la scena grunge, oltre alle vocals abrasive e disperate. Il sound è potente, molto cupo, grazie anche all’insolita line up, che vede ben due bassisti intenti a creare un muro sonoro denso e impenetrabile. Ne è un esempio l’opener “Steamroller”, caratterizzata da un riffing massiccio, con sonorità sature alla Blue Cheer che si fondono con atmosfere dal mood vicino all’industrial, mentre la voce varia da parti pulite ad urla disumane grondanti disperazione. La lunga “Make It So” è totalmente fuori dagli schemi: durante il brano si alternano beats techno, accelerazioni, riffs potenti, arpeggi liquidi dal sapore psichedelico e ritmiche doom. La conclusiva “The Mountain Man” ha un incedere più epico e solenne, pur mantenendo le caratteristiche del sound dei Sorxe. Un album che unisce alla perfezione tradizione e modernità, creando un feeling oscuro che trasuda una disperazione che solo i Canadesi Algoma hanno saputo rendere in maniera così convincente. Un must per gli amanti del genere.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10