(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Il side project solista di Jeff Grimal (ex The Great Old Ones) prosegue, si amplifica, si evolve. Cresce. Dopo il debutto del 2017 (recensione qui), ed una manciata di spettacoli, gli Spectrale diventano una vera e propria band visto che si sono aggiunti altri tre musicisti: Raphaël Verguin (violoncello, anche degli In Cauda Venenum), Léo Isnard (chitarre e batteria, tutt’ora batterista dei The Great Old Ones) e Xavier Godart (chitarre e synth, anche della one man band I Take This Way, nonché ex The Great Old Ones). “Arcanes”, rispetto al precedente, è meno progressivo ma più riflessivo, più intimo, più vicino ad una ricerca interiore che ad una esplorazione musicale fine a se stessa. Si sente benissimo l’apporto delle quattro menti, quella capacità di arrangiare con un punto di vista più ampio e non legato alla visione di un singolo musicista, quella direzione stilistica più equilibrata e omogenea, meno legata a sperimentazioni artistiche di un solo individuo. I nove brani sono poesia dominata dalla chitarra acustica, la quale si fa corteggiare da archi superlativi, da percorsi sonori ubicati tra il classico ed il tribale, dando anche spazio ad una provocante e teatrale voce femminile sulla contorta “Le Bateleur”. Si rivela coinvolgente ed ipnotica, grazie a quel drumming quasi rituale, “La Lune”, si va verso paesaggi misteriosi, magici e senza confini con “La Papesse”. ”Le Soleil” è tecnica, è emozione, è superlativa divagazione ambient, mentre emerge un folk che mette in contrasto luce e tenebre su “Le Jugement”. Ancora una volta un album nel quale immergersi con delicatezza, lentamente, dolcemente. Un rituale mistico, sensuale, erotico, una galassia musicale incantevole capace di elevare l’ascoltatore verso una sublime e più raffinata dimensione spirituale.
(Luca Zakk) Voto: 9/10