(Dying Victims) Trentacinque minuti di old school speed/heavy metal: l’esordio discografico dei giovani tedeschi Speedbreaker non offre niente di più… ma neanche niente di meno! Intendo semplicemente dire che siamo in presenza del classico prodotto con un suo pubblico ben determinato, che sarà ignorato fuori dalle cerchie dei puristi anni ’80, ma nasce e si sviluppa per un nugolo di headbangers, non rari peraltro in Italia, per i quali l’aderenza ai modelli e la produzione low-fi sono un valore aggiunto. “Shoot, shoot!” sono tre minuti di heavy/speed che più alla Motorhead non si può; interessante il riff di “Fire in the Sky”, mentre la titletrack è uno strumentale costruito prevalentemente su note alte. Se aggiungiamo la sfrenata velocità caciarona di “Metal Love”, molto Angel Witch, e la prova di maturità offerta sulla traccia autotitolata, dove convincono le parti slow anziché quelle veloci, siamo già a fine disco. Naturalmente da avere su vinile… se non volete addirittura la cassetta!
(René Urkus) Voto: 6,5/10