(Memento Mori) La Memento Mori ha la bella idea di ristampare il primo, e finora unico, album degli Spina bifida, band olandese che, dopo un periodo di attività all’inizio degli anni ’90, si è recentemente riformata. Al netto della produzione approssimativa, bisogna effettivamente dire che i nostri ci sanno fare, e catturano bene il sound che si andava formando in quell’epoca in ambito death/doom. “Witchfire” ricorda quasi i Morbid Angel più lenti e gravi di “Covenant”, che non a caso usciva in quello stesso 1993; di una pesantezza asfissiante, molto più orientata verso il doom puro, “Reverse”. “Individual” anticipa chiaramente le atmosfere di “Pentecost III” degli Anathema, mentre “Götterdämmerung” farebbe pensare ai Trouble se non fosse per il growling profondo di Werner. “Die” paga invece un netto tributo alla parte death del sound, ed è certamente il pezzo più spedito. Il package è completato dai quattro pezzi del demo “Symphony of Indictment”, tutti presenti sul debut e registrati in modo davvero povero. I collezionisti sono avvisati.
(Renè Urkus) Voto: 7/10