(HPGDproduction) Thrash & Death vecchia scuola. Prendete un vecchio album degli Obituary o dei Benediction, mettetelo nello stereo, e sparate il volume ad una soglia tale da non spaventare i vicini (se mai fosse possibile). Premiamo STOP, EJECT. Ora dentro questo split, PLAY senza toccare il volume. Sentite già le sirene della polizia? Credo di si, per il semplice fatto che il volume moderato tarato per i vecchi album risulterà oscenamente elevato, con queste due potenti death metal bands. Abbiamo infatti per le mani “American Death Thrash”, uno split violentisismo made in USA, prodotto con stilemi moderni che permettono a quei suoni oscuri e compressi, tipici del death vecchia scuola, di entrare nelle viscere, di sconvolgere un organismo. L’idea di creare uno split (dieci tracce equamente divise) porta un inevitabile vantaggio di immagine ad entrambe le bands: i Sacrificial Slaughter, quartetto californiano con alle spalle due full length ed un singolo, e questi Enfuneration, altro quartetto ma con base in Oklahoma, che fino ad ora avevano alle spalle solamente un demo. Aprono i Sacrificial Slaughter, con cinque pezzi di autentico thrash/death, violento, pestato, caratterizzato da una voce cupa ed estremamente cattiva. Enormi le potenzialità della band, che offre canzoni ben strutturate, riff molto potenti, e intermezzi ritmici distruttivi, come nella bellissima “Acid Reflux”, segnata anche da una convincente sequenza di assoli ben suonati. Buono il mix, che permette di sentire distintamente tutti gli strumenti. Seguono le massacranti tracce degli Enfuneration. Violente, devastanti; cantate con una voce marcia e senza compromessi. Il mixaggio meno raffinato offre comunque un ampia visione delle capacità di questo progetto: “Bearing Their Scars” è un ottimo esempio di canzone ben strutturata, con una introduzione perversa seguita da riff martellanti ed un intermezzo cadenzato molto accattivante. Questo split conferma sicuramente la validità dei Sacrifical Slaughter, e porta alla luce gli Enfuneration che, mi auguro, saranno presto capaci di dannare i nostri peggiori incubi con un full length degno di questo genere musicale, il quale vive una seconda giovinezza grazie alla cattiveria di realtà come queste.
(LucaPiotto) Voto: 6,5/10