(Rob Mules Records) Album multi sfaccettato “Silent Psalm”, nuovo lavoro di Spoonman, terzetto norvegese dedito ad un rock moderno, in grado di unire post rock, la malinconica rabbia del grunge ed il groove heavy dello stoner rock. “The Immigrant Song” sprigiona potenza da ogni poro, grazie a chitarre dal suono valvolare e linee di basso ben presenti, in grado di creare un crescendo che esplode durante il chorus, potente ed accattivante. Le influenze principali della formazione scandinava sono Radiohead, Foo Fighters e Queens Of The Stone Age, evidenti in brani come “War Of The Wind”, dalle linee vocali orecchiabili nella prima parte, mentre la seconda appare più onirica e quasi psichedelica. “In Light Of Face” ha intrecci ritmici che mi ricordano gli Audioslave, mentre la title track è emozionante, con la parte iniziale dominata da voce e chitarra, con un ritornello dal sapore mistico ed una seconda parte drammatica e orchestrale. Rock raffinato, colto ed emozionale, che ha il pregio di risultare catchy anche se per essere capito a fondo necessita di più ascolti.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10