(Comatose Music) Nuova, eccentrica, folle, sanguinolenta proposta della Comatose Records. Una formazione statunitense quella dei Stabbing, la quale esibisce quattro componenti e nello specifico Bridget Lynch alla voce e Meryl Fry al basso, due donzelle. Completano il quartetto dell’apocalisse Rene Martinez alla batteria e Marvin Ruiz alla chitarra. La lynch esprime un growl profondo, gutturale, con le tipiche impennate da ‘suino’ sgozzato e risulta essere davvero devastante. La controparte musicale a questa torbida e torva esagerazione vocale, è quel folle di Rene Martinez che pur avendo un suono compresso, con un rullante che sembra una latta e una doppiacassa con un trigger esagerato, pare proprio divertirsi tra blast beat e intermezzi, rullate e stacchi di una certa creatività. Nel mezzo le sei e quattro corde. Marvin Ruiz sprigiona riff a profusione e spesso senza necessariamente ripetersi nel corso dei pezzi o comunque non più del necessario. Ombroso, bulimico, greve il basso della Fry che comunque determina un minimo di profondità al sound che rischierebbe di essere troppo piatto altrimenti. Sono quattro pezzi, solo quattro pezzi ma eseguiti con una vivacità che non sempre band con più esperienza, i Stabbing si sono formati lo scorso anno e hanno un demo alle spalle, riescono ad esprimere. Per quanto la loro carriera inizi da un anno, tutti arrivano da altre partecipazioni dell’universo brutal death metal undeground. Cinicamente brutali, con una certa vicinanza ai Disgorge e addirittura i Cannibal Corpse, soprattutto quest’ultima per la chitarra di Ruiz, i Stabbing lasciano una scia di sangue che si spera arriverà fino al loro prossimo e atteso massacro.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10