(Blood Fire Death) A distanza di due anni dal debutto “One Last Warning”, tornano sul mercato gli Spagnoli Stained Blood. La proposta musicale del combo Catalano è un death metal melodico, basato su ritmiche serrate, enfatizzate dal drumming aggressivo di Salva, in grado di alternare blast beats a parti potenti e tecniche. Ispirati principalmente dai Black Dahlia Murders (anche il logo è simile a quello della band statunitense), gli Stained Blood arricchiscono il loro melodeath con poderosi rallentamenti di scuola deathcore, che spezza di tanto in tanto il ritmo indiavolato impartito dalle chitarre, che si producono anche in stacchi melodici e armonizzazioni maideniane. Dopo l’intro “Atlas Decline”, è la volta di “Perpetual”, che parte con un riffone stoppato e cadenzato che cede il passo ad accelerazioni poderose, brevi stacchi melodici e ripartenze fulminee, mentre le vocals alternano growls con parti più urlate, tipicamente deathcore. “Hemisphareum” è introdotta da un riff dai toni epici che di tanto in tanto farà nuovamente capolino nel corso del brano, spezzando le furiosi accelerazioni che lo caratterizzano. “U-530” è l’apice di questo lavoro, con un intermezzo dalla ritmica marziale decisamente indovinato. Il resto del disco si mantiene su standard qualitativi elevati, dispensando mazzate come “The Mask” e pezzi con buoni assoli melodici, per esempio“F.R.M. (Feces Regurgitating Machine)”. Un album compatto, potente ma ricco di melodia, che unisce omogeneamente tradizione e modernità. Convincenti.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10