(ROAR – Rock of Angels Records) Con la produzione delle vocals da parte di Ralph Scheepers, che partecipa pure come guest a un brano, gli heavy/power metallers tedeschi Steel engraved danno alle stampe il loro terzo album a quasi sette anni da quello che l’ha preceduto, “On high Wings we fly”. La loro proposta si inserisce senza troppi scossoni in quel filone power virato hard rock rappresentato in Germania da Sinner, Axel Rudi Pell, Victory e più alla lontana dagli Avantasia di qualche anno fa. Si aprono le danze con “Where Shadows remain”, brano molto tastierato e dai toni molto hard rock. Più metal, con chitarre potenti e un refrain vincente, in “The Oppressed will fly”; tenta invece un approccio più moderno, ma senza particolare successo, “Slave to yourself”. Convince invece la tirata “Nightwarriors”, pur se rubacchia parte del refrain ai Freedom Call; melodia e solidità in “Searching for Regret”. Poi il sound si fa più carico e vagamente prog in “Heat”. Con i cori della solida “We will follow”, di nuovo hard rock di sostanza, e la ballad d’ordinanza “All that lies below” si conclude un disco che convince ma non entusiasma; un compito eseguito molto bene, ma senza quel ‘quid’ che gli faccia spiccare il volo.
(René Urkus) Voto: 7/10