(Autoproduzione) Hanno una immagine ben poco raw & wild (andate a vedere il loro profilo facebook per farvi un’idea), ma ci sanno fare: gli Steel Inferno, band internazionale di stanza a Copenaghen, presentano un 7’’ autoprodotto in 300 copie di classico heavy anni ’80. Dopo dieci secondi di suoni in midi da videogioco, la titletrack si rivela un buon esempio di heavy/speed primordiale e sporco alla Agent Steel, forse non lontano neanche da certe cose degli Omen per l’approccio ‘epico’ della cantante Karen. La parte strumentale è però forse un po’ troppo fine a se stessa. Più sanguigna, decisamente ai confini col thrash, la b-side “Across the Wasteland”. Serve altro materiale per un giudizio completo, ma la strada è quella giusta.
(René Urkus) Voto: 7/10