(GMR Music) Svedesi, già passati in redazione per il precedente e debut album omonimo, QUI recensito, nel 2021i Steel Rhino. Un trio granitico e al contempo estremamente catchy, orecchiabile, diretto. Del resto la band nasce proprio per essere questo e lo dichiara apertamente. Votati all’heavy metal concedendo sfumature sia hard & heavy che power, i Steel Rhino sciorinano una serie di pezzi che prendono direttamente ai neuroni e vogliono essere commestibili ma con una certa personalità. Effettivamente “In Rhino We Trust” non manca di qualche buona canzone pur con il suo essere un po’ datato ma dai suoni puliti e chiari. “We Rise” è imponente e fiera, un po’ alla Dio, e avvalorata dall’uso dei synth in maniera però leggera, sullo sfondo. Anche l’opener ed energica “Stand Up And Shout” si distingue e c’è poi la maestosa “In Rhino We Trust”, anticipata da una intro orchestrale, “Final Stand”. La title track in fatto di stile non si discosta dalla precedente “We Rise” ma questa canzone è divorante, possiede ritmo, personalità, solidità e una fierezza power metal impressionanti. Certi pezzi riescono anche grazie alla voce roca e caratterizzante di Herbie Langhans, membro dei Firewind. Si ricorda che gli altri due sono il valente chitarrista Filip Vilhelmsson e il batterista Mikael Rosengren. Anche “Dr Jekyll & Mr Hyde” ha un suo piglio immediato, con quell’incedere in mid-time che francamente fa presa con il suo arioso ritornello. Tuttavia si può affermare che tra buonissime canzoni e altre comunque riuscite pur nella loro immediata semplicità, i Steel Rhino si ripresentano con un canovaccio concettuale ormai definito e tenuto fresco, senza stupire ma allietando l’ascoltatore.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10