(Jolly Roger Records) Voglio sperare di non dover presentare ai lettori di MetalHead la Strana Officina! Se proprio siete ignoranti, in ogni caso, in archivio trovate buona parte del back catalogue, recensito dall’amico Matteo Piotto. Qui ci occupiamo dell’EP “Non finirà mai”, edito dalla sempre meritevole Jolly Roger Records, che presenta quattro brani registrati nel 1995, dunque relativamente a ridosso della tragedia del ’92; tre di questi sono presenti anche in una ri-registrazione del 2017, e sempre del ’17 è la saxoniana “Ricordo di lei” che completa il lotto. La titletrack è anzitutto un inno alla band e all’heavy metal, costruito su tonalità sufficientemente classiche per essere già universali: quando il testo recita ‘Non finirà mai / La forza che è dentro di noi / è come il mare / immenso e può far male’, un piccolo brivido finisce per scendere lungo la schiena. “Bimbo” è il brano più sperimentale, qualcosa che sembra avvicinarsi alle sonorità dei Litfiba di quegli anni; c’è qualcosa di quel clima anche nella più svelta e sguaiata “Amore e Fuoco”, certamente però orientata su tonalità heavy metal. Chiude il lotto “Vittima”, potente ed evocativa power ballad dedicata alla perdita e chiusa da un fenomenale assolo. Un altro tassello per la storia del metallo italiano.
(René Urkus) Voto: 7,5/10