(Osmose Productions) Meyhna’ch, ex di Mütiilation, Hell Militia e altri progetti black metal di Francia, insieme a Kham e alcuni ospiti, pubblica il secondo album di Suicide Circle. Si intitola “Bukkake of Souls” ed è un esempio di ritual black metal pervaso da alcune situazioni dark metal, costellato inoltre da qualche inserimento di elettronica che crea queste suggestive atmosfere, sospese tra mistero e appunto un qualche rituale d’evocazione o sacrificio. Sette pezzi con un minutaggio tra i circa cinque minuti e mezzo, ciò vale per una sola composizione, e di un massimo di oltre otto minuti, con una fattura degli stessi pezzi abbastanza variabile. “The Star Spawn” apre ottimamente questo album, mostrandosi con un taglio atmospheric e una cadenza marcata, con atmosfere imponenti ma tinte di una fosca tonalità. “The Advent” si distingue per essere una sorta di rituale, mentre la seguente title track è il tipico black metal sfacciato, irruento, ruvido e con sintetizzatori che creano uno sfondo che dilata la portata melodica di questo pezzo cinicamente lanciato all’arrembaggio. Un paio di brani nettamente misurati, marcati con ampio taglio ritual-atmosheric e la conclusiva “Any of You” che sa essere uno scorcio struggente ed epico che lo diventa solo nella sua fase finale e dunque suona come una sorta di outro finale all’album. Meyhna’ch e Kham si rivelano abili negli arrangiamenti e a centralizzare le linee melodiche più imponenti, espressive e dominanti nelle loro composizioni.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10