(Transcending Obscurity Records) H. P. Lovecraft è sicuramente uno degli scrittori che con le proprie opere ha maggiormente influenzato il mondo dell’heavy metal, a livello di tematiche e di atmosfere. Basti pensare a bands come Metallica, Morbid Angel o Mercyful Fate, ispirate dal genio proveniente dal Rhode Island in molti loro brani. Gli olandesi Swampcult sono andati ben oltre, non limitandosi a citare lo scrittore, ma incentrando un intero album su un racconto di Lovecraft, intitolata proprio “The Festival” (tradotto in italiano con il titolo “La Ricorrenza”). Musicalmente, il duetto olandese propone un doom molto oscuro, fortemente innervato di atmosfere black metal e reso ancor più tetro da inquietanti rumori (gocciolii, cigolii, urla di terrore, echi sotterranei provenienti dalle profondità della terra e riti occulti). Una sorta di rappresentazione teatrale, nella quale è stata colta pienamente l’atmosfera sprigionata dal racconto originale. Un’atmosfera ulteriormente enfatizzata nelle parti vocali, che alternano vocalizzi in screaming in puro black metal style a parti narrate con voce folle, che sembra essere davvero atterrita per l’orrore che racconta attraverso i brani. “Procession” è sorretta da un riffone pesantissimo e cadenzato, con un’accelerazione sincopata nel mezzo, prima dell’arpeggio distorto che riporta al soffocante rallentamento finale. Tutti i brani sono di ottima fattura anche presi singolarmente, ma per godere appieno di questo lavoro, consiglio vivamente di ascoltarlo nella sua interezza, rigorosamente in ordine cronologico, per cogliere al meglio la crescente tensione emotiva, quel feeling horrorifico che fa di “The Festival” un album imperdibile per gli amanti di questo genere.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10