(autoprodotto) È un prog energetico e decisamente ricco di spunti heavy quello dei norvegesi Sykofant che debuttano con l’album omonimo. Come ben sappiamo il prog rock è molto fervido nel loro paese, gli spunti sono innumerevoli, ma si tratta pur sempre di una nazione che in ambito metal offre molto, moltissimo… e questo quartetto riesce ad essere così intelligente da rimanere dentro quell’ambito prog, offrendo però delle sonorità più incisive che non possono non attrarre l’attenzione di chiunque ami un metal classico, melodico, ricco di assoli e progressioni provocanti; e come se non bastasse, l’offerta viene poi arricchita da influenze che non negano la provenienza dal jazz e pure dal funk, annullando qualsivoglia confine stilistico immaginario o reale. Se poi aggiungiamo un vocalist molto incisivo, con un timbro non squillante ma più vicino a sludge, doom e pure a suoni desertici, ecco che brani come la opener “Pavement of Color” mettono subito in vista l’anima heavy e rock della band. Ma gli Sykofant ci sanno fare molto meglio con brani più corposi, più lunghi, quasi delle jam session catturate e spinte dentro i confini della struttura di un brano; “Between Air and Water” è un perfetto esempio di questa eccitante Sykofant-sfera: melodie vocali malinconiche ma pungenti, arpeggi intensi, linee di basso granitiche, chitarra solista brillante… ed una costante progressione tematica che rende il brano così meravigliosamente imprevedibile e teatrale. In qualche modo tetra ma anche vintage “Monuments of Old”, introspettiva “Between the Moments”. È graffiante il rock ribelle di “Strangers”, un brano che cresce verso una dimensione cosmica pregna di mistero, prima della conclusiva “Forgotten Paths”, malinconica ma ricca di speranza, nostalgica ma indubbiamente ricca di positività. Una band che è prog, senza essere troppo eterea o irraggiungibile, una band che è heavy, senza rendersi settoriale, una band che unisce diversi spunti dando vita a musica tanto provocante quanto piacevole e immensamente godibile fin dal primo ascolto.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10