(Dark Essence Records) Mostruosamente grezzo, ma anche perversamente geniale. Violento. Turbolento. Un assalto frontale privo di umanità a base di black metal ancestrale, pieno di disturbi, sferzato da rumori deviati, con una definizione del suono instabile, volutamente caotica, maledettamente micidiale. I vari momenti di pace, tra questi quei momenti di silenzio tra una traccia e l’altra, permettono alle cellule del corpo di tornare in ordine, ai polmoni di respirare… prima di un nuovo massacro, una nuova devastazione disumana. È il loro settimo sigillo. Un passo in avanti dentro le tempeste violente che si scatenano nei meandri delle tenebre, rispetto al precedente “The Thin Veil” (recensione qui). Musica che incute terrore, che alimenta le paure più intime, gli incubi più reconditi. Musica per veri duri, per gli amanti dell’estremo più assoluto… o per deviati psichici, ammesso che ci sia una vera differenza tra queste categorie. Ma agli americani T.O.M.B. -ovvero Total Occultic Mechanical Blasphemy- non importa molto di tutto questo, loro seguono la loro strada: in oltre vent’anni sono sempre stati al limite, innovativi, capaci fondere elementi anche opposti dentro il loro lacerante rumore infernale.
(Luca Zakk) Voto: 8/10