(Nucear Blast) Ci sono cose che le nuove generazioni non capiranno mai. Mi guardo in giro e vedo ragazzini con magliette di bands estinte anni prima della loro nascita, del loro concepimento. Divertente. Fai il ribelle con roba con la quale si ribellava quel noioso di tuo padre? Generazioni che vivono troppo veloci, non a causa del rock, ma a causa dell’era moderna che crea e distrugge quotidianamente. Si creano e si distruggono miti, idoli, ideali, tecnologie. Corsa al consumismo frenetico, la smania del nuovo, del recente. Chi ha qualche anno in più, però, ha una visione diversa. Apprezza certe costanti, alcune certezze, gli investimenti sicuri, ciò che veramente non cambia mai ed è pertanto una garanzia. I nomi di queste garanzie, nel metal, sono Mötorhead, AC/DC, Sodom. E Tankard. Il quartetto tedesco con l’anima a doppio malto è in giro da 30 anni. Pochissimi cambi di formazione (e comunque tutt’altro che recenti). Sempre la stessa roba: thrash metal schietto, diretto, crucco e dannatamente alcolico. Musica divertente, spensierata, casinista. Fedeli al cattivo gusto, alla sbornia, al grasso, all’indecenza i Tankard sfornano il quindicesimo album (senza contare i demo, EP, dvd ecc…). 50 minuti di riff potentissimi, testi fuori di testa, ironia, pazzia. 10 canzoni che sono 10 inni da cantare a squarciagola ai concerti. La title track è uno spasso (racconta la storia di una tizia che ruba le birre…) e prone un chorus che è un classico istantaneo. “The Metal Lady Body”, una specie di canzone romantica secondo la visione ingiallita (dalla birra) dei Tankard è “un altro” centro perfetto, anche grazie alla mitica Doro Pesch come guest vocalist; si tratta di un pezzo potente, con un riff micidiale. “Son Of A Fridge”, titolo ironico, è “un altro” esempio della genialità di questa band. Pezzi come “Metal Magnolia” sono esempi del tipico sound Tankard, e la dimostrazione che tutta la band, e specialmente Gerre al microfono, è in perfetta forma e non ha nessuna intenzione di smettere di registrare album massicci. E’ “un altro” album dei Tankard, e vanta una produzione ottima. E’ “un altro” album dei Tankard. Ed è da avere. Se non li conoscete, se non vi piacciono, se non li rispettate o capite, forse, state leggendo le pagine sbagliate.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10