(MNRK Heavy) L’amore come un conflitto, un sacrificio, un compromesso. L’amore che porta a scontri con conseguenze che possano avere ripercussioni di generazione in generazione. È questa la visione che il mastermind Matt Sutton ha del più nobile dei sentimenti, alimentandola poi con le parole dello scrittore britannico Cyril Connolly il quale affermò, forse indovinando, che ‘Non esiste dolore paragonabile a quello che due amanti possono infliggersi a vicenda…’. È industriale il sound di questo trio britannico al debutto, un sound con feroci incursioni dello shoegaze, nel metal ibrido ed estremo, in un turbinio sensoriale travolgente, micidiale, tanto aggressivo quanto assurdamente catchy e provocante. È industrial aggressivo e senza pietà quello della opener “Erased”, con linee vocali tra il sognante e lo scream, cosa che troviamo poi in tutto l’album. Pulsante il dark pop di “Down”, intensa e veramente molto ben composta “Coherent”, brano che ospita la vocalsit francese Rachel Aspe dei Cage Fight. Ancora dark wave industriale con “Scars”, eterea “Cause_Worthless”, incalzante “Fear” (con James Spence dei mathcore britannici Rolo Tomassi). Impattante “We”, misteriosa “Wasted”, deliziosamente caotica anche se molto melodica “In This Trend”, prima della conclusiva e quasi liturgica “Nothing”. Dietro una contrastante copertina, fatta di colori e di un amore scritto con la violenza della grafica del metal estremo, la band si pone delle lecite domande: quanto costa l’amore? Quanto lontano siamo disposti ad arrivare per inseguirlo? Una vibrante analisi del più bel sentimento dell’umanità, confrontandone il significato concettuale, quello della parola stessa, esplorando il modo in cui gestiamo i conflitti che emergono nel tumultuoso e rocambolesco cammino verso l’amore stesso, cercandolo, ambendolo, conquistandolo e, forse, pure odiandolo.

(Luca Zakk) Voto: 8/10