(Red Cat Records) Un produttore ed ex cantante di una band metalcore, insieme a un polistrumentista, DJ e produttore e infine un batterista, sono il trio che forma i Temple Of July. Il primo è Hudson Fanzoni che dalle sfuriate metalcore della zona di Los Angeles passa totalmente alla musica elettronica. Il secondo è Jesus Ryno suona il basso e la chitarra, armeggia con le consolle e ha fatto da turnista con Lacuna Coil, Grave Digger, Raven e tanti altri. Mirko Augello ha suonato la batteria per Tony Esposito, Rosalia Misseri, Kee Marcelo e molti altri. Il trio fonde la robustezza insistente dell’industrial con l’elettronica portata a un livello di saturazione e a volte di estremismo con risvolti che sprigionano comunque melodie. “Kingdom Cult” è nato durante la pandemia con due dei tre in Sicilia e uno negli Stati Uniti, i tre hanno impiegato quel momento storico per creare e infine arrivare a qualcosa che oggi giunge finalmente nella sua forma compiuta. Industrial con infusioni di elettronica e un alternative metal marcato che creano scenari grigi e atmosfere di un mondo alla deriva verso un’era votata all’apocalisse. Tra poche incursioni di synth che ricalcano sonorità anni ’80 e suoni destabilizzanti, filtrati e trattati che creano immaginari scenari futuri, di un universo assemblato con il silicio, Temple Of July enunciano linee melodiche che raccontano il mondo e il suo cammino verso un’esasperazione del tutto. Tecnologia, umanità, la società, anche visioni personali, tutto viene sintetizzato in questi pezzi, attraverso un racconto svolto in una sequela di atmosfere stranianti, artefatte.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10