(autoproduzione) Primo EP di un concept che i Thaeia costruiscono armandosi di due nuove chitarristi, Francesco Capuani e Federico Tiero, i quali contribuiscono a foderare lo stile di un rabbioso quanto snello djent metal con sporadici accenni in stile post metal. La forza, il groove, l’atmosfera sovraccarica di tensione dei cinque pezzi scritti dai romani, si concentra su un uomo che arriva sempre più vicino alla consapevolezza di quanto lo schiaccia nella vita rendendolo schiavo. La storia racconta che d’improvviso ode delle voci di alcune volpi che lo attraggono nella foresta. Non sono volpi, ma demoni… Come il protagonista segue un percorso, i Thaeia tracciano una sequela di riff e ritmici che si avvitano su stessi, eppure senza rendere il tutto ‘chiuso’ e privo sviluppo. Se da una parte la band non inventa qualcosa di nuovo, allo stesso tempo non scade affatto nei cliché del genere. Il dinamismo di tanta forza impastata al groove, lascia comunque scorrere delle melodie. In “Living Nothing” soprattutto, anche se la situazione più brillante e che si spera diventi un manifesto per il futuro, sia la conclusiva “Into the Woods”, cioè il pezzo dove il protagonista comprende che quelle volpi sono ben altro! Poco più di venti minuti ben dosati attraverso pezzi registrati in maniera chiara e sarà interessante capire come sarà il resto della storia. In futuro.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10