(Century Media) Un album rock, un rock molto vintage. Un album strano. Se lo ascoltate con attenzione, nonostante l’apparenza, vi renderete conto che qui non c’è lo strumento rock per antonomasia… infatti non c’è nessuna chitarra! Synth, moog synth, organi distorti, bassi synth. Un rock ballabile, un rock a volte dance, un rock in qualche modo allineato con la dark wave… il tutto creato, nonostante le apparenze, con dispositivi analogici! Un breve EP, pochi brani, ma tutti molto coinvolgenti, catchy. Brani oscuri, brani vagamente decadenti ma eccitanti, ricchi di ritmo, di vibrazione, di energia. Coinvolgente la title track… è quasi impossibile rendersi conto che un tale suggestivo rock pop non sia pieno di chitarre taglienti! Più oscura, più ottantiana “Dream Eyed Little Girl”, forse il pezzo più riuscito dell’EP, mentre si vira verso un prog settantiano con “Reptile”. Dietro le quinte? Ben pochi individui, considerando che i The Alligator Wine sono un duo. Il vinile? Decisamente il modo migliore per un ascolto analogico di questo EP registrato analogicamente… e per fortuna la Century lo propone SOLO in vinile! Perfetto!
(Luca Zakk) Voto: 7/10