(Autoproduzione) I The Burning Dogma hanno messo a dura prova la mia capacità di categorizzare la musica. Se di base infatti abbiamo indubbiamente un gruppo death metal, beh… la sensazione, una volta ascoltato il disco, è che i nostri ci abbiano mostrato tutte le possibili sfaccettature del genere. Ecco quindi di volta involta inserimenti melodici, duetti con voci pulite,accelerazioni tecniche, passaggi vagamente prog e perché no pure alcune reminiscenze power e thrash. Il tutto quindi per mostrarci che forse in fin dei conti le etichette non servono, se non per ingabbiare concetti altrimenti sfuggenti. Il risultato, a mio avviso, è leggermente sotto le pretese del gruppo, ma questo deve solo essere uno sprone per migliorarsi ancora. Sul comparto tecnico le cose funzionano dignitosamente, ma permane in tutto l’album la sensazione di una serie di buone idee mostrate in modo un po’ troppo confuso. Ma le idee restano eccome, e questo non può che essere il primo di una serie di lavori di spessore. Quindi, la direzione è quella giusta, ora è il tempo di ingranare le marce alte…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10