(Nuclear Blast) Se non sai di chi stai parlando, ascoltando questo disco, non puoi credere che sia un debutto. Infatti, tecnicamente si tratta di un debutto dal punto di vista del moniker, ma in realtà siamo davanti di un’altra invenzione di Leif Edling, il fondatore dei Candlemass. E come si può immaginare, e come suggerito dal moniker stesso, siamo davanti ad una imponente opera di doom sublime, tetro, melodico, intenso ed evocativo che rappresenta il ritorno e pure una conferma, dopo i problemi di salute avuti dal mastermind, dopo l’avventura parallela dell’altro suo progetto, gli Avatarium. I The Doomsday Kingdom sono doom genuino, scatenato da una line up di alto livello che vede Andreas Johansson alla batteria (Narnia e Royal Hunt), Marcus Jidell alla chitarra (compagno d’armi di Leif negli Avatarium) e l’ottimo singer dei Wolf, Niklas Stålvind. “Silent Kingdom” apre malefica, con linee vocali supreme e riff tuonanti e travolgenti. Pesante ma ricca di melodia “The Never Machine”, tagliente “The Never Machine”. “A Spoonful Of Darkness” vanta un assolo superlativo, ai confini con il virtuoso. Intensa ed intima “See You Tomorrow”. Puro doom melodico con “The Sceptre”, altro brano dove la chitarra solista si mette in decisa evidenza. Diretta e classica “Hand Of Hell”, un metallo possente e modernamente tradizionale. Più teatrale e contorta “The Silence” mentre la conclusiva “The God Particle” è lunga, lenta, incisiva e maledettamente pregna di malvagità. Un doom d’autore. Il doom. Assoli intensi, ritmiche grintose, dirette e oscure. Voce fantastica e pure linee di basso calde e contorte. Musica pensata ed ispirata, complessa ma fruibile. Una genialità che non vuole fermarsi, arrendersi. Mai.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10