(Black Widow Records) Approcciarsi all’ascolto di “A Song of Anger” è come entrare in una terra vasta e colma di cose da affrontare. La prog rock band di Tampere pubblica il suo quinto album, il primo poi con la Black Widow Records di Genova. I punti di stile toccati dai The Fërtility Cült sono molteplici e risulta semplice intravedere come i musicisti scandinavi arrivino a partiture non distanti dai King Crimson e dunque anche jazz, atti space rock, doom rock sabbathiano e non e certamente una libertà d’interpretare il tutto con modalità progressive. Un notevole apporto lo offre anche l’uso del sassofono soprano, il quale apporta un tocco creativo e uno notevole spaziamento per la musica. In “A Song of Anger” la band di Tampere somma di più strati e stili, attraverso un sovrapporsi che porta a fondere coordinate musicali che producono momenti maestosi, ben strutturati, densi di melodie. Anche dal punto di vista vocale i The Fërtility Cült si esprimono con un cantato che è fatto di più voci. La sommatoria è un’azione abituale nel sound della band, espressa per esempio da momenti dove il ritmo si addiziona al suonare degli altri strumenti, creando uno spessore musicale andante e al contempo foderato di una maestosità percepibile lungo l’arco di “A Song of Anger”. Un tocco di magia e atmosfere che avvolgono insieme a una sagace capacità di fondere al meglio gli elementi, derivazioni e stili musicali da parte dei The Fërtility Cült.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10