(Heavy Psych Sounds) Quarto album per gli americani The Golden Grass, probabilmente la loro migliore prova. Il disco risulta sin da subito ispirato, anche se non cambia la fonte di ispirazione, vale a dire il rock a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, con gli Zeppelin a far da ombra su tutta la discografia degli americani. Ma non si deve, nemmeno per un secondo, pensare di essere di fronte ad un plagio, nel modo più assoluto: il rock blueseggiante dei newyorkesi ha buoni maestri, ma ha anche buoni interpreti. Cori, assoli, riff, parte ritmica… tutto sembra confluire nel chiaro intento di omaggiare senza copiare, di essere ispirati senza essere condizionati. Ne risulta un concentrato di puro rock , quando questa parola significava ancora ribellione, anticonformismo e libertà espressiva. E, a giudicare da come suona “Life Is Much Stranger”, sembra proprio che il gruppo in questione abbia dato sfogo a tutta la propria libertà di essere quello che vuole, senza paura di giudizi di alcuna sorta…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10