(Blastafuk Records) Adoro le uscite della Blastafuk Records, etichetta Australiana dedita al metal estremo, che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede nel continente, consegnandoci bands dal valore assoluto come Super Fun Happy Slide e P.L.F. Accolgo, perciò ogni uscita di questa label con entusiasmo, aspettandomi sempre musica brutale di altissima qualità. E anche questa volta, le mie aspettative non sono state deluse, visto che questi The Kill (tra i quali milita Roby, uno dei boss della Blastafuk) ci sanno davvero fare, con il loro grindcore sparato in faccia con una violenza allucinante, ma stemperato da un’attitudine thrash, che conferisce una dinamicità e varietà al riffing, senza diminuirne minimamente la carica distruttiva. Un attacco ragionato, quindi, una furia controllata, stilisticamente non molto lontana da bands come Nasum e i citati P.L.F. Troviamo, quindi sia pezzi dalla marcata matrice hardcore, come l’opener “Insults”, il pezzo più lungo dell’album dal riffing incisivo, spezzettato da assoli lancinanti ed un bel rallentamento nel finale, sia schegge impazzite sostenute da blast beats e riffs isterici, come “The Divine Word” o la conclusiva “All Dead By Sunset”. Grindcore di altissima qualità, suonato con furia e intelligenza. Un’ulteriore dimostrazione del posto di rilievo che ultimamente l’Australia sta conquistando in ambito estremo.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10