(AFM/Audioglobe) Il secondo album dei The Murder of My Sweet conferma tutte le impressioni dell’esordio “Divanity”, per cui chi amava prima gli svedesi capitanati da Angelica Rylin adesso andrà in estasi, e chi li odiava nutrirà ormai pensieri omicidi nei loro confronti. Ben 13 i brani di questo “Bye Bye Lullaby”, quasi tutti di durata attorno ai 3-4 minuti; la lineup ha subito decisivi rinnovamenti ma la dotata singer è sempre lì al centro della scena. “Armageddon” mescola gothic, rock, un pizzico di suoni elettronici e un refrain accattivante. La collezione di ritmi semplici, radiofonici e seducenti continua con il singolo “Unbreakble”, e poi con “Kind of Lousy”, “The One”, “Black September”; un giro che sa d’oriente in “I dare you”, poi troviamo buoni spunti nella ballad “Meant to last forever”. Gli unici due brani che esulano un po’ dallo schema ricorrente nella trakclist sono “Resurrection”, più ambizioso e serrato, e “Waiting for the 27th”, che si spinge nei territori gotici tanto cari a Danny Elfman e Tim Burton. Sicuramente un bel disco, ma che consiglierei a una platea rock (se non addirittura pop/rock)  più che a una metal.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10